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Il trauma cranico e la cervicale

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"Proporrei che dopo un trauma cranico, anche blando, che il calciatore rimanga almeno cinque minuti con il medico rianimatore presente, in modo da poter svolgere un breve ma accorto monitoraggio per evitare che il giocatore possa avere un m
ancamento” (The Lancet Neurology) .

E' questo il minimo accettabile per escludere lesioni cerebrali istantanee.

Purtroppo in seguito a ogni trauma ci sono da valutare anche le lesioni a livello della colonna cervicale, che comunque reagisce al trauma cranico con un irrigidimento della muscolatura che provoca blocchi vertebrali anche permanenti analoghi agli esiti del colpo di frusta. Questi esiti si fanno sentire in genere anche tanto tempo dopo in forma di riduzione di mobilità della cervicale, dolori e sintomi neurologici. Ogni trauma cranico è quindi da valutare in seguito dal chiropratico!! Lui trova i disallineamenti ed ipomobilità segmentali e riesce a ripristinare la funzione cervicale in poche sedute. Seguiti a traumi cranici e distorsioni cervicali inveterati sono tantissimi nella patologia ortopedica quotidiana, perché non avviene il trattamento adatta nella fase iniziale.

E' importante sapere, che il fatto che recedono i dolori dopo l'impatto acuto è dovuto alla guarigione delle lesioni a livello della muscolatura mentre le alterazioni a livello del rachide in genere persistono e si fanno sentire anche dopo tanto tempo.

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