Chiropratica e pediatria
Ci sono 6.4 miliardi di abitanti sul pianeta Terra e approssimativamente il 36% è rappresentato da bambini e giovani sotto i 19 anni.
I chiropratici hanno la responsabilità di offrire i loro servizi anche a questa popolazione speciale sia in termini di prevenzione sia in termini di cure immediate ed è proprio per questo motivo il mondodella ricerca scientifica si sta interessando sempre più al campo pediatrico. Le ricerche effettuate negli ultimi 20 anni si sono concentrate in particolar modo sul periodo dell’infanzia e sono state pubblicate in varie modalità. Risultati positivi sono stati riscontrati nel campo muscolo - scheletrico specialmente dopo i trattamenti chiropratici.
Per misurare tali effetti positivi i ricercatori hanno usato punti chiave dello sviluppo infantile come il peso, la circonferenza della testa, l’altezza, le capacità motorie nel camminare a quattro zampe, nel correre, nel giocare e nel succhiare; analizzando quindi tutte le tappe dello sviluppo evolutivo.
Dal momento del concepimento fino all’adolescenza i bambini vengono sottoposti a stress fisico, stress emotivo, stress tossicologico e traumi. Tutti questi fattori possono contribuire ad uno stato di “disease” (malessere), nel quale il potenziale stato ottimale del corpo è compromesso a causa di un alterazione del funzionamento
dell’articolazione. Quando le articolazioni della colonna vertebrale diventano disfunzionali, si crea un ’ alterazione neurologica. Quest’alterazione neurologica fa sì che meno impulsi nervosi arrivano al cervelletto il che può far nascere problemi di equilibrio,sviluppo motorio e di carenze nelle capacità dei riflessi. Per esempio, già nel grembo della madre, forze fisiche esterne possono modificare lo scheletro del feto e alterarne la funzione.
Restrizioni o costrizioni dello spazio nel grembo (forma del bacino, operazioni, traumi, feti multipli ) possono sfociare in torcicollo, scoliosi, plagiocefalea e altre disfunzioni neurologiche come il succhiare, reflusso gastrico, coliche e crescita lenta.
Un bambino neurologicamente sano dovrebbe nella prima ora di vita succhiare il latte dal seno materno. Purtroppo ai giorni nostri molti bimbi nascono con cesari, ventose e forcipi i quali interventi spesso alterano la meccanica dell’articolazione temporo-mandibolare, le articolazioni cervicali, l’articolazione delle spalle e della clavicola interferendo cosi con il primo contatto madre-fi glio in modo negativo.
Un bambino che inizia a gattonare/camminare e cade spesso sul suo sedere può tranquillamente soffrire di costipazione o avere diffi coltà a salire le scale dovuto ad una sublussazione del sacro o dell’articolazione sacro-iliaca. Un bambino all’asilo/elementare può continuare a fare la pipi a letto dovuto ad un trauma subito nella zona lombare quando per esempio giocava a calcio o faceva ginnastica artistica.
Un giovane adolescente può avere scarsi risultati a scuola e problemi ad integrarsi nella società dovuto a deficit da attenzione e problemi associati che si manifestano in sintomi sia fisici sia psicologici. Tutti questi esempi di problemi che si riscontrano nei bimbi spesso rispondono positivamente a trattamenti chiropratici. Il compito del chiropratico è di identificare i problemi meccanici che derivano da alterazioni neurologiche manifestandosi con sintomi fisici e/o organici. l’accettazione della chiropratica sui bambini cresce proporzionalmente con il numero di ricerche pubblicate in proposito.
l’efficacia della chiropratica è spesso stata ignorata o sfidata dalla comunità allopatica, il che ovviamente va contro l’interesse della popolazione pediatrica. Una maggior collaborazione tra professionisti della salute sarebbe opportuna e per questo vengono pubblicate sempre più ricerche in campo chiropratico pediatrico. In questo
modo i chiropratici che trattano bimbi vogliono informare il pubblico sui possibili trattamenti alternativi, completamente privi di medicinali e naturali al 100%.
Per misurare tali effetti positivi i ricercatori hanno usato punti chiave dello sviluppo infantile come il peso, la circonferenza della testa, l’altezza, le capacità motorie nel camminare a quattro zampe, nel correre, nel giocare e nel succhiare; analizzando quindi tutte le tappe dello sviluppo evolutivo.
Dal momento del concepimento fino all’adolescenza i bambini vengono sottoposti a stress fisico, stress emotivo, stress tossicologico e traumi. Tutti questi fattori possono contribuire ad uno stato di “disease” (malessere), nel quale il potenziale stato ottimale del corpo è compromesso a causa di un alterazione del funzionamento
dell’articolazione. Quando le articolazioni della colonna vertebrale diventano disfunzionali, si crea un ’ alterazione neurologica. Quest’alterazione neurologica fa sì che meno impulsi nervosi arrivano al cervelletto il che può far nascere problemi di equilibrio,sviluppo motorio e di carenze nelle capacità dei riflessi. Per esempio, già nel grembo della madre, forze fisiche esterne possono modificare lo scheletro del feto e alterarne la funzione.
Restrizioni o costrizioni dello spazio nel grembo (forma del bacino, operazioni, traumi, feti multipli ) possono sfociare in torcicollo, scoliosi, plagiocefalea e altre disfunzioni neurologiche come il succhiare, reflusso gastrico, coliche e crescita lenta.
Un bambino neurologicamente sano dovrebbe nella prima ora di vita succhiare il latte dal seno materno. Purtroppo ai giorni nostri molti bimbi nascono con cesari, ventose e forcipi i quali interventi spesso alterano la meccanica dell’articolazione temporo-mandibolare, le articolazioni cervicali, l’articolazione delle spalle e della clavicola interferendo cosi con il primo contatto madre-fi glio in modo negativo.
Un bambino che inizia a gattonare/camminare e cade spesso sul suo sedere può tranquillamente soffrire di costipazione o avere diffi coltà a salire le scale dovuto ad una sublussazione del sacro o dell’articolazione sacro-iliaca. Un bambino all’asilo/elementare può continuare a fare la pipi a letto dovuto ad un trauma subito nella zona lombare quando per esempio giocava a calcio o faceva ginnastica artistica.
Un giovane adolescente può avere scarsi risultati a scuola e problemi ad integrarsi nella società dovuto a deficit da attenzione e problemi associati che si manifestano in sintomi sia fisici sia psicologici. Tutti questi esempi di problemi che si riscontrano nei bimbi spesso rispondono positivamente a trattamenti chiropratici. Il compito del chiropratico è di identificare i problemi meccanici che derivano da alterazioni neurologiche manifestandosi con sintomi fisici e/o organici. l’accettazione della chiropratica sui bambini cresce proporzionalmente con il numero di ricerche pubblicate in proposito.
l’efficacia della chiropratica è spesso stata ignorata o sfidata dalla comunità allopatica, il che ovviamente va contro l’interesse della popolazione pediatrica. Una maggior collaborazione tra professionisti della salute sarebbe opportuna e per questo vengono pubblicate sempre più ricerche in campo chiropratico pediatrico. In questo
modo i chiropratici che trattano bimbi vogliono informare il pubblico sui possibili trattamenti alternativi, completamente privi di medicinali e naturali al 100%.