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Mal di schiena, reumatisimi e circolazione linfatica

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Chiunque lo conosce, il colpo della strega o anche il mal di schiena continuo e profondo, che non vuole passare.

Per rimediare a questi disturbi di portata cosi ampia, ci siamo noi, i chiropratici.

Generalmente la cosa si risolve in poche sedute, con pochi “scrocchi” di riassestamento, capaci di riequilibrare la struttura della colonna e di ridare la dovuta mobilità alle sue articolazioni.

Altre volte però pur procedendo con cura e dedizione, il male rimane, la schiena è rigida, la muscolatura non si distende.                                         

 Poche sono sostanzialmente le cause di questa difficoltà:

Trattasi di una colonna assai compromessa con presenza di alterazioni di rilievo, prolassi importanti di ernie dei dischi, degenerazioni avanzate con irrigidimento di grandi parti della colonna e magari quello che si chiama la “stenosi del canale vertebrale”, che sarebbe l’irritazione del midollo osseo ad opera di osteofiti ( protuberanze ossee) cresciuti sulle interfacce articolari con direzione interna e alla fine muratura di un tratto plurisegmentale , cioè più segmenti ad esempio della colonna lombare hanno perso la loro individualità e si trovano fuse insieme con ampie calcificazioni, come se si trattasse di un comignolo murato con pietre e cemento, che sporgono all’interno e sfregano sul contenuto, in questo caso il delicato cordone del midollo osseo.

 Ai problemi strutturali si possono associare disturbi infiammatori viscerali in prima istanza a livello intestinale.  La malattia più frequente in assoluto, il colon irritabile, si accompagnata quasi sempre al mal di schiena.                                                       Il meccanismo concerne il peso del volume intestinale in aumento da sostenere dalla colonna lombare,si pensi anche alla gravidanza,  l’irritazione nervosa che recano i vari spasmi e borborigmi anche alla schiena, e in ultima analisi l’intasamento linfatico addominale con inversione parziale del flusso della circolazione e riversamento di liquidi sporchi anche verso il sistema linfatico della schiena con tutto ciò che è descritto in seguito.

 

 Causa di frequente osservazione anche in soggetti giovani, che soffrono di mal di schiena cronico e non mostrano alcun fenomeno degenerativo, è quello che si suole chiamare “ reumatismo”.  Ora, questi reumatismi si fanno chiamare cosi in modo improprio, perché in genere non si tratta di reumatismi veri, quindi malattie classificate nei trattati di reumatologia, capostipite: l’artrite reumatoide. Sono altresì disturbi con componete infiammatoria di origine aspecifica e almeno in ambiente reumatologico non ben individuabili e chiamati con nomi di fantasia quale artralgia, mialgia, … e alla fine anche la fibromialgia.   L’eziopatogenesi e quindi causa e meccanismo d’azione di questo gruppo enorme di patologia dolorosa del rachide è la linfostasi locale, la succulenza dei tessuti, edematosi, gonfi, surriscaldati, gonfi, rigidi e dolenti. Si è rallentata la circolazione elementare dei liquidi liberi, appunto della linfa, che ha la funzione sia di apportare il nutrimento alle cellule, in questo caso muscolari, sia di eliminare le scorie metaboliche, che producono le cellule,essendo piccoli motori da combustione. Ed è più questo ultimo difetto a  promuovere l’accumulo di sostanze tossiche e acide, a danneggiare i tessuti con conseguenti fenomeni infiammatori.                                                                       Quali possono essere le cause di questa linfostasi locale ?  motivo meno drammatico e velocemente rimovibile è il sovraffaticamento della muscolatura con seguito di combustione esagerata e intasamento del polo d’escrezione.                                                                        – più critico invece è la tendenza alla linfostasi generalizzata, terreno nel quale i vari tessuti ed organi fanno fatica a svolgere la loro funzione normale con la problematica decritta in precedenza.   Cause sono moltipliche: metaboliche, ormonali, tossiche. Riscontrando questo rapporto maldestro fra mal di schiena e rallentamento linfatico generalizzato, ecco che deve intervenire un’analisi approfondita medico integrativo, idoneo a valutare l’intreccio complicato fra: circolazione linfatica propulsa dal suo motore di circolazione, l’intestino! e  la fluidità della stessa linfa in merito al suo contenuto di nutrimenti da trasportare, di scorie metaboliche, infiammatorie e tossiche da convogliare all’eliminazione.                                                                                                Ora è già facile immaginare che questo sistema delicato e complesso di irrigazione finisca di funzionare in modo efficiente, apporto e scarico nello stesso momento si rallentino in presenza di un sistema digestivo congestionato, la pancia e il fegato gonfi, l’alimentazione non congrua, iperproteica, non digeribile, infiammazioni varie nell’organismo quali focolai dentali, tonsilliti croniche, acne, affezioni biliari, genito- urinarie, ecc. , o anche ormai già in presenza di malattie manifeste infiammatorie reumatiche, intestinali ecc.