Guarigione fra colonna, organi interni e anima
La maggior parte dei miei pazienti mi cercano perché hanno sentito, che con le mani si tolgono dolori e tensioni. Se la persona addolorata altrimenti è sana e il problema articolare o muscolare fa seguito a un traumatismo o a una stortura,hanno ragione quelli, che hanno in testa un concetto meccanicistico - botta > dolore > scrocchio > rinato .
Purtroppo non è sempre cosi. Se il dolore si accompagna ad altri disturbi di qualsiasi genere, se è cronico, se viene percepito in modo ansioso ecc. , ecco che lo " scrocchio" forse fa bene, ma non risolve il problema in modo soddisfacente. Qui conta di essere " medico" - a 360 gradi - con la visione olistica delle cose, di essere preparato ad affrontare qualsiasi disturbo o consigliando una cura di accompagnamento a quella manuale oppure di sapere almeno, a chi si rivolgere. Tipico esempio per una sindrome complessa è la FIBROMIALGIA, nella quale si trovano diffetti in tutto lo spettro dell'esistenza umana. Affrontandola in questa maniera e non cercando di ridurrla a uno solo dei tanti livelli - strutturale, metabolico, psichico - si trovano bellissime risposte alla sofferenza del malato.
Problema nel trattamento si rivela spesso purtroppo l'ambiguità nel paziente, che da una parte è stufo di essere catalogato per carenza di metodi d'aiuto come il solito psico - somatico e trattato con psicofarmaci e basta, dall'altra parte però non ha più la voglia e la forza o la convinzione di affrontare un curricolo di trattamenti a 360 gradi e tende a rifugiarsi in riduzioni.
Il TRIANGOLO DELLA SALUTE dimostra quanto siano eterogenei la salute e i necessari approcci alla sua rigenerazione. Tutto in questo triangolo è intersecato. Per una buona salute ci vogliono tutti i fattori in ordine. E più è lontano lo stato di salute del soggetto, più indispensabile sarà di suonare tutta la claviatura!
Fine è di ricuperare l'energia vitale, base dell'esistenza.
La mente, oltre a voler ridurre la malattia cronica al livello di mera psico-somatica, ha nonostante ciò un importanza estrema per avviare oppure ostacolare il processo di guarigione. E' la mente che da il via, la disponibilità al cambiamento oppure lo esclude. Essa prevede la variazione o verso il buono o verso il negativo, essendo l'avvenire di ogni individuo lo specchio delle sue aspettative VERE, cioè dello stato delle sue emozioni: sono buone, lucide, gentili e prevedono miglioramenti e soluzioni, sarà facile che si averanno; sono in preda a depressione, cupe, si immaginano un futuro poco buono, purtroppo sarà questo l'esito probabile. E' facile da intuire, che nella malattia cronica si trova quest'ultima variante nella maggioranza dei casi.
Andando avanti con la riflessione si pone presto la domanda, se questo stato d'animo sia responsabile della mancata guarigione, della resistenza ad ogni tentativo terapeutico, o se è magari addirittura la causa o almeno una concausa della malattia stessa.
Ad ogni modo, questi ragionamenti sono da affrontare nell'insieme degli altri approcci nel tentativo di affrontare una malattia cronica, che stenta a rispondere anche a trattamenti di altrimenti grossa utilità.
Se poi c'è la disponibilità del paziente di volere, di decidere di cambiare atteggiamento e visione, aiuto c'è, e come!!
fonte della foto: http://www.claudiagalli.it