Alimentazione sana - la guerra dei paradigmi
Come ho spiegato nell'articolo: " L'alimentazione logica perché storica " il concetto della scarsità di carboidrati ci viene molto incontro per evitare le comuni malattie croniche del mondo di oggi, che appunto si nutre di essi.
La "Dieta Mediterranea " sembra davvero un costrutto alquanto dubbio, almeno nella sua versione che si accetta oggi: pasta, pane, riso, legumi, tanta frutta. Può darsi che in passato, nell'epoca del lavoro fisico impegnativo, il sovrappiù di carboidrati fu anche smaltito meglio e innanzitutto la longevità fu minore in modo tale da sviluppare meno le malattie croniche infiammatorie quali cardio - vascolari, reumatiche e cancro.
L'alimentazione chiamata "paleo" al contrario promuove le proteine animali come fonte di salute, in associazione con la verdura e sembra dalle ricerche fatte nel campo e dai percorsi clinici , che di vero ci sia.
C'é il giornalista Adriano Panzironi che in prima persona si è messo a pubblicizzare questa dieta con una sua trasmissione televisiva e con il suo libro “vivere 120 anni”. E’ impressionante con quale chiarezza riesce a decifrare le varie vie metaboliche in competizione, le une smaltendo gli alimenti zuccherati e amidici e le altre sfruttando grassi e proteine come fonte energetica principale.
Ora tengo però a precisare, che l’alimentazione proteica non è sinonimo di nutrizione paleontologica e con ciò geneticamente codificata nella specie umana. Panzironi rammenta anche le verdure e la frutta come elementi ammessi nella sua dieta ma non se ne evince l’idea della loro straordinaria importanza.
I nostri antenati non hanno avuto la possibilità di comporre la loro alimentazione soprattutto di proteine perché esse in genere scarseggiavano e tempi di carestia furono tipici per tutta la nostra storia e davano finalmente fra 6000 e 10000 anni fa il seguito all’agricoltura, modello di approvvigionamento energetico assai più confortevole e ricco, però con i suoi noti rischi di apporto di amidi, glutine e caseina con cui iniziavano anche le malattie metaboliche.
Codificato durante 4 milioni di anni il nostro codice genetico prevede l’assunzione innanzitutto di vegetali come base alimentare ed in più la giusta componente proteica animale, ma non viceversa!
Studi moderni mostrano che appunto l’iperalimentazione proteica non è salutare per il corpo umano e tutta una serie di geni ad espressione negativa per la nostra salute è attivata dal consumo esagerato di proteine animali. Sono stati definiti alcuni set di geni che controllano l’invecchiamento ed è stato appurato il fatto che se l’apporto proteico della dieta è molto alto, ad esempio perché si mangia troppa carne, uno di questi set di geni viene attivato e l’organismo invecchia e sviluppa patologie più velocemente.
Con ciò non si suggerisce assolutamente un vantaggio di proteine di origine vegetale ma il trucco sta appunto nel giusto equilibrio fra nutrizione vegetale e animale.
Altro argomento riguardante la longevità e la riduzione di calorie nell’alimentazione quotidiana, sicuramente più in sintonia con l’assunzione di verdura e carne piuttosto di zuccheri e amidi. Ma l’eccesso di grasso comporta poi pure un eccesso di calorie.
Quindi non lasciamoci ingannare da false promesse e cogliamo l’essenziale nelle tante considerazioni sul tema alimentazione accettando il principio, che più essa segua alla nostra tradizione genetica e quindi storica più è propensa alla nostra salute.