L'overdose di antidolorifici? Negli Stati Uniti raddoppiati i morti per l'uso di analgesici
Secondo uno studio della Brandeis University i painkiller uccidono più dell'eroina e della cocaina. Attivati programmi di monitoraggio
ALLARME PAINKILLER - I cosiddetti painkiller, per quanto utili e preziosi quando effettivamente necessari, uccidono più delle droghe classiche e devastanti come eroina e cocaina, come sottolinea uno studio della Brandeis University, e un nuovo esercito di farmaco-dipendenti si sta formando negli Stati Uniti. Dietro non ci sono spacciatori o circuiti illegali, ma medici tranquillizzanti che prescrivono farmaci leciti e puliti e corporation potentissime. Peccato che queste medicine uccidano più dell’eroina e della cocaina e che i dottori, con troppa facilità, ne raccomandino l’uso in casi inadeguati o non veglino a sufficienza sui tempi di utilizzo.
I PDMP – I programmi di monitoraggio sono in aumento. Alla fine del 2001 gli stati autorizzati a creare programmi di monitoraggio sulla prescrizione di painkiller erano sedici e in soli 11 anni gli stati americani che si sono dotati di PDMP sono diventati 49. Sintomo che il problema ha dimensioni macroscopiche, ma anche che inizia a esserci una sensibilità a questo proposito e la coscienza che qualcosa deve cambiare. Trentasettemila morti per overdose da analgesici negli Usa solo in un anno sono del resto decisamente troppi per non destare preoccupazione. In un recente articolo dall’evocativo titolo «Vital Signs Prescription Painkiller Overdose in the US», a cura dei Centers for Disease Control and Prevention (CDC) di Atlanta (USA), si parla addirittura di un raddoppio delle morti per abuso di analgesici con obbligo di prescrizione medica: nel decennio compreso tra il 1999 e il 2009 negli Stati Uniti si è passati, infatti, da circa 20.000 morti a 37.000.
ALLARME EPIDEMIA - Un’epidemia di droghe legali che non risparmia nessuno e una lotta per certi versi più difficile da mettere in atto rispetto alla battaglia contro i signori della droga. Hal Rogers, presidente dell’House Appropriations Committee lo definisce un fenomeno che sta devastando le famiglie dell’America profonda, celato e protetto dal volto della legalità. Le conclusioni dello studio contemplano anche all’interno di questi programmi di monitoraggio della prescrizione dei farmaci una alfabetizzazione rivolta ai medici relativamente ai farmaci analgesici. E’ evidente che dietro alla manica larga nel prescrivere queste medicine spesso c’è anche una disinformazione sulle «istruzioni per l’uso».
DIVERSITA’ DI POLITICHE – Il report della Brandeis University enfatizza anche una significativa diversità tra le politiche dei vari stati che causa a sua volta scenari differenti. Negli stati che raccolgono i dati sulla somministrazione controllata di farmaci analgesici e ansiolitici in modo più efficiente e capillare, per esempio, si rileva un tasso inferiore di doctor shopping (così gli americani chiamano le frequenti visite dal medico al fine di ottenere una prescrizione). Infine va ricordato che quando questi programmi funzionano coinvolgono anche altre categorie oltre ai medici (come farmacisti o polizia) e aiutano a individuare i cosiddetti pill mills (ovvero i circuiti di distribuzione illegale delle medicine).