Equilibrio - concetto di perfezione in posturologia
La postura esprime il modo in cui ogni soggetto si adatta a livello fisico, psichico ed emozionale alle forze esterne, in prima linea quella di gravità. L’atteggiamento posturale riveste quindi un ruolo di comunicazione, attraverso la quale manteniamo un collegamento non verbale con i nostri simili.
Una persona molto timida, ad esempio, tenderà ad avere lo sguardo e di conseguenza il capo chino, una cifosi dorsale pronunciata e le spalle “in chiusura”, a sottolineare il fatto di avere parecchie difficoltà ad aprirsi e confrontarsi con le altre persone.
La posizione del corpo nello spazio è regolata dal funzionamento di quattro recettori primari:
- gli occhi- il labirinto ( nell'orecchio interno) - la mandibola - la pianta dei piedi.
L’alterazione dei riflessi di convergenza oculari contribuisce a creare scompensi muscolari soprattutto a livello del muscolo sternocleidomastoideo e del trapezio, condizionando quindi la posizione del capo e di seguito di tutto l'asse del corpo.
I labirinti sono organi adibiti all’equilibrio dinamico e coordinano il corpo nei movimenti nello spazio.
La mandibola è connessa a numerosi muscoli del cranio e del tratto cervicale, quindi una scorretta masticazione causerebbe squilibri importanti di tutto il sistema. L'occlusione dei denti, che principalmente avviene di notte, da l'impulso di equilibrio al sistema della postura nel senso di un reset.
La pianta dei piedi, intesa come organo recettoriale , trasmette le informazioni del suolo al sistema nervoso centrale ed incita i necessari adattamenti per mantenere la stazione eretta.