Focolai dentali
Spesso si riscontra, specie trattando malattie croniche come il Morbo di Alzheimer, la SLA, la Sclerosi a Placche, la Sindrome da Fatica, la Sensibilità all’Elettrosmog, e la MCS ( Sensibilità Chimica Multipla ), che la sola rimozione dei metalli tossici seguita dalla terapia chelante non sono sufficienti per migliorare le malattie. In molti casi coesistono in rapporto alle radici dei denti o nell’osso mascellare focolai infiammatori attivi o anche cronici (osteiti, necrosi lipidiche, degenerazioni ossee), che non si evidenziano nella lastra radiologica.
Senza una rimozione chirurgica non si otterrà la guarigione, perché antibiotici solo difficilmente arrivano alle ossa soggette di infiammazione e perché i batteri in gioco hanno sviluppato resistenze in merito.
Spesso in questi casi anche il terapeutico chelante DMPS è mal sopportato.
Di certo anche denti devitalizzati sono da osservare con cautela o sono meglio da eliminare.
Poiché in denti devitalizzati si trovano generalmente tossine cadaveriche, è da consigliare la rimozione specifica considerando gli aspetti della chirurgia cosiddetta focale.
È importante a questo riguardo di non estrarre solo il dente infetto, ma di risanare con meticolosità il tessuto mascellare sottostante, in genere alterato da infiammazione e necrosi. Procedendo in questa maniera si evitano riaperture future con ulteriori tentativi di curare le alterazioni ossee.
Procedimenti olistici di accompagnamento si sono evidenziati essere di aiuto. È comunque da rammentare, che è necessario di analizzare le capacità di regolazione del paziente da sottoporre all’intervento di risanamento odontoiatrico, perché in casi di ormai ridotta regolazione avvengono disturbi della guarigione locale e peggioramenti dei disturbi d’origine.
Il medico che si vuole addentrare in questo tipo di terapia deve avere una solida istruzione nelle medicine complementari e dal punto di vista chirurgico nelle procedure di rimozione di focolai.
Fonte: Mutter, Joachim (2012): "Kieferherde", in : "Gesund statt chronisch krank"