la falsa fede
Una storia, che rispecchia lo stato di coscienza della medicina di oggi:
La signora anziana racconta le sue esperienze con i “professori”. Affetta da un mal di schiena cronico e volendo una risposta sul da farsi valida, si presenta al “professore” primo, il quale dopo un colloquio di 2 minuti, le dice: “Lei è da operare!” Nessuna visita, nessun accertamento, detto di li, a vanvera!
La signora se ne va , delusa e arrabbiata, si presenta al “professore” secondo, il quale di nuovo non la visita, benché ordina varie lastre e risonanze magnetiche, dopo l e quali viene la sentenza: Operazione – fra 6 mesi – prima non c’è tempo. Nessun altra indicazione, nessuna domanda su terapie già sostenute, magari senza successo.
La signora ha oggettivamente una colonna lombare degenerata, per cui un approccio chirurgico efficiente non esiste o quasi! È questo il campo per le terapie manuali, fisiatriche, agopuntura, infiltrazioni anche mirate, quindi esiste un campo vastissimo di possibilità d’aiuto, che magari il “professore” barricato dietro la sua cattedra o piuttosto portavoce di un’industria medico-tecnico-farmaco-ospedaliera non può, non vuole o forse non deve riconoscere.
Purtroppo la gente, piena di fiducia nelle istituzioni, nel papa e nel “professore” va lì, paga e si fa prendere per il culo, a spese purtroppo anche della propria salute. Perche di questa si tratta: le statistiche sugli interventi chirurgici riguardo patologie degenerative diffuse della colonna vertebrale sono disastrose!
La signora si presenta nel mio studio, la visito, studio attentamente lastre e documenti portati, sulla base delle quali non è assolutamente indicato sottoporrla ad intervento chirurgico, le aggiusto l'articolazione C0/C1, e già si mette a camminare senza stampella e fa gli inchini fino a terra; poi le tratto le fasce con metodo osteopatico di Steven Typaldos, e lei non avverte più dolori; poi le spiego le ripercussioni metaboliche della sua sindrome dolorosa, la invito a un cambiamento d'alimentazione e le prescrivo integratori basici. Tutto questa nella prima seduta. La signora si sente migliorata notevolmente, lascia l'ambulatorio senza nessun aiuto, ed è felice.
Questo non vuol rappresentare, quanto io sia bravo, ma quanto è irresponsabile il "professore" di prima, che diventato parte di quel complesso malsano medico - tecnico - industriale - lobbiistico, ha perso la sua anima, per cui in passato si era laureato in medicina.
Dopo ormai 2 mesi ho rivisto la signora con la zappa in mano a spianare il suo cortile. Auguri!
No ai soliti impostori ed alle solite impostazioni! Una via non si percorre, solo perché si conosce - mi deve portare anche al traguardo scelto da me. Inutile appoggiarsi a strutture ed idee, che non mi hanno mai dato risposte utili. C'è sempre una via nuova da scoprire e da valutare con spirito critico ma senza diffidenza!