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Terapie alternative: omeopatia - fitoterapia - medicina ortomolecolare - medicina microbiologica

 

Un alimentazione pur equilibrata non necessariamente soddisfa alle esigenze di chi chiede prestazioni al proprio corpo oltre la norma fisiologica e di continuosembra opportuno valutare l'indicazione per l'integrazione dell'alimentazione con vitamine, minerali, oligoelementi , alcalini - e tutto con la giusta misura e qualità!

Spesso anche la nostra biosfera richiede integrazione - il supporto microbilogico.

L'omeopatia e isopatia poi sono terapie, quando integrazione e detossicazione non sono più sufficienti.

Estrogeni, ormoni del benessere

La terapia ormonale in tutti i suoi campi ed innanzitutto la sostituzione ormonale della menopausa e uno dei capitoli più scuri della medicina. Per decenni le donne furono massacrate con prodotti ormonali di sintesi altamente tossici che altro facevano che peggiorare la salute. Questo articolo descrive invece la via maestra dellaTOS , che applica anche il sottoscritto da sempre con grosso successo e senza aver mai rischiato di provocare effetti non desiderati.

http://www.studioapolimeni.com/aree_specialistiche/menopausa-andropausa/estriolo.html

 

La matrice - base della biologia interconnessa

Bene che l'abbiamo scoperto ora!!
Da quando io esisto, ed è da tanto, parliamo e cerchiamo di trattare appunto questo tessuto, chiamato connettivo, interstizio o matrice, base della comunicazione, approvvigionamento, drenaggio ma purtroppo anche stoccaggio di scorie e tossine. Il grande Prof. Pischinger studiava negli anni 60-80 questa struttura e scrisse diversi testi autorevoli in merito. La medicina, basata sul concetto cellulare in contrapposizione alla precedente visione umorale degli antichi - che appunto cercavano di migliorare i flussi - le comunicazioni - fin a ora trascura questo sistema, cercando - in modo anche invano - di trovare sempre nuove molecole per intervenire sul funzionamento dei vari codici genetici cellulari. Non sembra infatti di aver cambiato molto le redini delle malattie che intanto si fanno sempre più croniche. Il risveglio ora è dovuto!!

Scoperto un nuovo organo nel corpo umano

 E' tra i più grandi, è legato a invecchiamento e cancro

 

 

Morti ambientali, voluti - non voluti? Io, che faccio??

Riporto qui una relazione video sull' (ipotesi del ) tentativo di ridurre la mole della popolazione mondiale tramite vari meccanismi quali cibo alterato, vaccini, strie chimiche ... Inizialmente non l'avevo neanche voluto ascoltare perché si presentava come il solito complottismo, ma poi ho visto tutti i documenti scritti dalle varie autorità che confermano quanto proposto. Se ne legge tanto negli ultimi anni, scienziati pentiti che si confessano, studi che rivelano sostanze tossiche nei vaccini, nel cibo, lo stesso dramma della Terra dei Fuochi, che sembra che non interessi davvero a bonificarla, ecc. .

Ora il messaggio arrivatomi non avrebbe alcun senso se cadessi in disperazione o se lo sfruttassi per poter svolgere un altra discussione da bar !

Ma: se da questa forza maggiore poco riesco a svincolarmi, e non voglio però impazzire facendo delle discussioni, manifestazioni e campagne più o meno inutili,  comunque ci sono alcune considerazioni utili da fare per mantenere la mia salute futura: 


- uno stile di vita ragionevole aumenta le mie difese, ed è palese!
- faccio a meno di intossicarmi volontariamente con fumo, cibo spazzatura, metalli tossici e denti cadaverici in bocca, abuso di prodotti chimici quali farmaci, solventi ecc, ...
- imposto una terapia preventiva ortomolecolare, prendo vitamine e minerali, alcalini ecc quotidianamente prescritta e controllata dal medico specializzato
- mi permetto il lusso di farmi una flebo di EDTA una volta ogni tanto che aiuta a spurgare metalli tossici, che senza alcun dubbio sono aumentati in modo vertiginoso nell'ambiente e nel cibo.

Questa strategia risparmia vite, mantiene e aiuta a compensare la salute e alzando il tiro può anche guarire malattie già conclamate croniche e potenzialmente mortali.

Guardate il video con un ottica scettica ma con attenzione: 

"45000 morti in Italia ! Ma è una guerra?"

 fonte: http://www.attiviamoci.it/a-cosa-sono-dovuti-quei-45-000-italiani-morti-con-chi-siamo-in-guerra/?id=14

 

Vitamina K2 - salute di ossa e cuore

La vitamina K2 ovvero la sue forme attive K2-MK4 e MK7 è particolarmente importante in associazione con la vitamina D nel mantenimento della mineralizzazione ossea e nel limitare la formazione e la durata degli osteoclasti, le cellule che degradano l'osso. I ricercatori sono sempre più ottimisti circa il potenziale del K2 per quelli con o a rischio di osteoporosi. 
Al contrario la vitamina K1 o fillochinone di origine vegetale, che costituisce la forma più presente della Vitamina K nella dieta, è coinvolta nel sistema della coagulazione del sangue ed è quindi da distinguere dalla K2 !!
La vitamina  K2 può anche aiutare la salute cardiovascolare attraverso la sua capacità di prevenire o addirittura invertire calcificazione delle arterie, un noto fattore di malattie cardiovascolari.

La Vitamina K2 ha la funzione principale di consentire al calcio assunto con l’alimentazione e circolante nel sangue di non depositarsi nelle arterie e in genere nei “soft tissues” (come rene, articolazioni, cervello) e di depositarsi invece preferenzialmente a livello osseo. La conseguenza è un diminuito rischio di formazione di “placche” calcifiche nelle arterie e, al contrario, un aumento della calcificazione ossea.

Essa “frena” l’azione degli osteoclasti (cellule deputate al riassorbimento osseo) e “attiva” l’Osteocalcina, una proteina prodotta dagli osteoblasti sotto l’influenza della Vitamina D permettendo la deposizione del calcio nella matrice proteica ossea. L’osteocalcina attivata (“osteocalcina carbossilata”), permettendo il legame del calcio alle proteine ossee, consente la creazione di una “retina” calcificata che conferisce all’osso nel contempo resistenza e flessibilità. In tal modo la Vitamina K2 riduce il rischio di osteoporosi.

Recenti ricerche suggeriscono anche una possibile diminuzione del rischio di lesioni artrosiche e della M. di Alzheimer, poi anche una possibile  terapia per l'artrite reumatoide. E  ce n'è di più! I ricercatori stanno anche esaminando le potenzialità del K2 nella prevenzione del cancro alla prostata e nel trattamento complementare di leucemia e cancro ai polmoni.

La Vitamina K2 (nella forma più bioattiva della MK-7) è sopratutto prodotta dai batteri presenti a livello intestinale. Viene quindi assorbita dalla parete intestinale. Nella sua forma meno bioattiva (MK-4) è presente nella carne e derivati animali (uova, latte, yoghurt intero): una volta introdotta con l’alimentazione viene trasformata dai batteri intestinali nella forma MK-7.

Il tipo K2-MK7 permane nel sangue più a lungo e a livello più stabile della MK4. Volendo assumerlo come integratore alimentare capsule di K2 - MK7 basta prenderlo una volta al giorno nella dose di 80-110 mmg (microgrammo)

Una carenza prolungata di Vitamina K2 può favorire sia l’insorgenza dell’osteoporosi che della malattia cardiovascolare (recenti dati indicano un ruolo nello sviluppo delle lesioni artrosiche, della calcolosi renale e nell’insorgenza della M. di Alzheimer).

Dopo i 50 anni e nella donna in particolare dopo la menopausa è documentata una carenza significativa di Vitamina K2. Per questi motivi è raccomandabile in questa fascia di età integrare l’alimentazione quotidiana con un supplemento adeguato di Vitamina K2. Altre condizioni a rischio di carenza della Vitamina K2 sono: uso prolungato di antibiotici, malattie gravi intestinali ed epatiche, malnutrizione, alcolismo, mieloma multiplo.

Sembra che una buona integrazione delle vitamine D, K2 e C somministrate in dosi anche massicce possa resettare e ripristinare l'organismo indebolito da sovraccarico da lavoro e sport come anche da malattie o terapie impegnative. 

Vitamina D - non solo per le ossa

La vitamina D è la vitamina classicamente conosciuta e apprezzata per la sua funzione di stimolare il riassorbimento del calcio e la sua incorporazione nel tessuto osseo.

Negli ultimi anni oltre a questa funzione appaiono nuovi campi d'utilità della vitamina, che non stanno in rapporto al metabolismo del calcio.

Degli studi recenti hanno suggerito che la vitamina D potrebbe avere un ruolo nella regolazione della risposta immunitaria di tipo innato contro gli agenti microbici. 

Picchi invernali di sindrome influenzale potrebbero essere dovuti ad una carenza di vitamina D a seguito d'una minor esposizione alla luce solare.

Sulla rivista americana "American Journal of Clinical Nutrition" sono stati pubblicati i risultati di una ricerca  , secondo la quale l'assunzione di vitamina D (1100 UI/die) e calcio (1400–1500 mg/die) da parte di donne in menopausa ha determinato una diminuzione statisticamente significativa del rischio d'insorgenza di carcinomi.

E` stato pubblicato uno studio sulla rivista "Anticancer Research" nel quale i ricercatori hanno riferito che le dosi di vitamina D necessarie per raggiungere livelli ematici che possono prevenire o ridurre sensibilmente l'incidenza del cancro al seno e diversi altre importanti malattie sono nettamente maggiori di quelle che erano state inizialmente pensate: è emerso che è necessaria l'assunzione quotidiana di vitamina D da parte degli adulti nel range di 4000-8000 UI per ridurre di circa la metà il rischio di diverse malattie come il cancro al seno, cancro del colon, sclerosi multipla e il Diabete mellito di tipo 1 .

Multiple sclerosis and vitamin D: the role of the sun in the treatment and prevention

Un altro campo di valutazione ed impiego della vitamina D è la depressione. E' stato accertato il nesso fra la vitamina D e il metabolismo della serotonina, ritenuto neurotrasmettitore principale nella regolazione dell'umore. In questo contesto la vitamina D gioca un ruolo di sintonia con l'assorbimento di triptofano - precursore nella sintesi della serotonina - a livello intestinale

Poi la vitamina D interviene nella stabilizzazione della risposta immunitaria in quanto riporta in un equilibrio l'asse TH1 (immunità cellulare) - TH2 (immunità umorale, anticorpi, IGE !), il cui squilibrio genera le malattie atopiche, quando si manifesta una dominanza TH2 a sfavore della frazione TH1. 

Siccome l'insorgenza anche  del cancro è coinvolta con l'indebolimento dell'asse neuro -  psico - endocrino e quindi favorita dalla presenza di depressione, ecco che un tasso insufficiente di vitamina D ematico è un denominatore comune delle due malattie. 

Il dosaggio ematico da raggiungere per ottenere gli effetti di prevenzione e terapia di cancro e depressione si aggira fra gli 60 - 80 ng/ ml. La stragrande maggioranza della popolazione rimane nettamente al di sotto di questi valori. E' comunque importante tenere sotto controllo i valori ematici qualora si ricorra alla terapia sostitutiva, perché valori ematici > 100 ng/ml sono da considerare tossici. 

   Infine e approfondendo gli studi sulla Vitamina D si giunge alle esperienze, per ora individuali, di soggetti che provano di somministrarne dosi altissime, anche oltre 100.000 UI e ottengono livelli ematici di anche 150 ng/ml, ritenuti chiaramente tossici dalla scienza. Un bell libretto di Jeff T Bowles : “THE MIRACULOUS RESULTS OF EXTREMELY HIGH DOSES OF THE SUNSHINE HORMONE VITAMIN D3... “ (Amazon)  descrive le sue ricerche su se stesso e di tanti lettori di cui pubblica i commenti.  Con dosi anche oltre 100.000 UI ha potuto guarire sindromi di svariata natura riguardo al rachide, a malattie neurologiche, cutanee e viscerali.  Ci andrei cauto di copiare queste esperienze, ma per il malato cronico, affetto da sintomi che la medicina convenzionale altro fa che sopprimere , una volta eliminate le cause che nella medicina olistica ci sono venute a conoscenza, alzare piano piano l’apporto della Vitamina con tutte le precauzioni e nel contesto di altri elementi necessari, è un tentativo terapeutico accettabile. 

 Considero molto utile aggiungere il rilievo del tasso ematico della vitamina D (Vitamina 25 OH D3principale pro-ormone ) e anche gli ormoni tiroidei TSH e anticorpi anti - tiroide,  anticorpi anti - - gliadina allo screening normale proposto generalmente. 

Altro campo d'interesse riguarda la demenza.

 In base ai dati raccolti, ricercatori hanno osservato che coloro che presentavano anche  una solo moderata carenza di vitamina D avevano il 53% in più di probabilità di sviluppare una qualsiasi forma di demenza. Il rischio aumentava del 125% nei soggetti che presentavano una carenza più grave di vitamina D.

 Nello specifico, per quanto riguarda la malattia di Alzheimer, il rischio era più alto del 69% in coloro che presentavano una carenza moderata e del 122% in coloro che invece presentavano una carenza grave.

 Altri studi condotti in precedenza avevano già stabilito l’esistenza di una correlazione tra bassi livelli di vitamina D e l’insorgenza di problemi cognitivi, ma questo è il primo e più esauriente studio che mette in luce il significativo rischio di demenza legato all’insufficiente assimilazione di questa sostanza.

 I ricercatori hanno sottolineato che sono necessari ulteriori studi clinici per stabilire se mangiare alimenti ricchi di vitamina D o assumere integratori possa ritardare o addirittura prevenire l'insorgenza della malattia di Alzheimer e la demenza.

  La carenza di vitamina D aumenta il rischio di demenza

 

 

Allergia e la sua terapia naturale

L'allergia è una reazione del nostro organismo ad alcune sostanze che vengono riconosciute erroneamente  come nemiche e vengono quindi aggredite dal nostro sistema immunitario  con una risposta sproporzionata liberando istamina. Ciò provoca dei sintomi fastidiosi come la lacrimazione, gocciolamento continuo del naso, starnuti, prurito. Le sostanze che più frequentemente provocano allergie sono i pollini, la polvere e peli di cane o gatto. Ma in un soggetto predisposto, il cosiddetto atopico, è possibile la sensibilizzazione a una qualsiasi sostanza esterna,

Contro le allergie in genere si assumono farmaci, i cosiddetti antistaminici ed anche corticosteroidi , ma si possono utilizzare anche sostanze naturali provenienti da piante come la perilla e il ribes nigrum.

La perilla esiste in compresse di estratto secco   e come olio, il ribes nero in gocce di macerato oleoso e tintura madre.

Seppure i farmaci riescano a sopprimere i sintomi, quel che è certo è che la loro assunzione continuata nel tempo non è indicata e  ai pollini non si fugge. Sarà quindi meglio curarsi con metodi naturali. Vediamo come agiscono appunto  la perilla e il ribes nigrum.

La perilla ha proprietà antistaminiche, cioè inibisce la produzione di istamina dell'organismo e quindi evita che si manifestino i sintomi allergici.

I suoi principi attivi sono polifenoli e flavonoidi (luteolina, l´apigenina, la crisoeriolina e l´acido rosmarinico).

 La Perilla da risultati positivi su allergie di varia natura, sia essa stagionale o meno, come dermatiti, orticaria, eczemi e asma. La pianta è un'erbacea che cresce nei paesi dell'Estremo Oriente, come Cina, Giappone, Corea e ha un aspetto molto simile al basilico. Viene utilizzata come alimentare, infatti con le sue foglie si preparano insalate alle quali dona un particolare sapore, ma offre anche un uso terapeutico. Si è scoperto infatti che nelle foglie e nei semi sono presenti sostanze con alto potere antistaminico. Dai suoi semi viene così estratto un olio che può essere considerato un vero medicinale. L'olio viene messo in commercio come antiallergico e lo si utilizza anche per la produzione di compresse che svolgono la stessa funzione.

Sia l'olio che le compresse si trovano in farmacia e nelle erboristerie e la loro assunzione, in via preventiva, scongiura il manifestarsi delle antipatiche allergie.  Un vantaggio non indifferente della perilla è il fatto che, contrariamente ai normali farmaci antistaminici, non provoca la tipica sonnolenza e rallentamento dei riflessi. Va ricordato però che deve essere assunta per un periodo di almeno un mese.

Il ribes nigrum, cioè il ribes nero, è invece una pianta molto comune anche nelle nostre zone e, oltre a essere coltivata per la bontà dei suoi frutti, possiede proprietà farmacologiche. Facendo macerare le gemme della pianta in acqua e glicerina si ottiene un macerato che deve essere assunto in gocce e che agisce come antinfiammatorio, quindi allevia i sintomi.

 Il ribes nero  stimola   le ghiandole surrenali a produrre naturalmente il cortisolo endogeno e quindi risolve il problema senza dover ricorrere a farmaci. Si tratta di un rimedio naturale che non presenta tutti i gravi effetti collaterali del cortisone farmaceutico e lo si può reperire in farmacia e nelle erboristerie.  

 

antibiotici naturali - il Propoli

Nella terapia delle infezioni soprattutto delle vie aeree superiori delle malattie stagionali abbiamo l'opzione di utilizzare alcuni rimedi naturali con indicazione antibatterica, antivirale e antifungina tutto insieme, al contrario dei soliti antibiotici, che fanno effetto solo sui corpi batterci e purtroppo anche i nostri intestinali.

Qualora quindi esistesse la necessità di voler associare la terapia delle mucose con l'intervento degli adatti omeopatici esiste questa opportunità. 

 Propoli antibiotico naturale e non solo

BEVANDA MIRACOLOSA… DISTRUGGE LE CELLULE CANCEROGENE

Questa è una bevanda che può proteggere il corpo dalla formazione di cellule cancerogene o anche limitarne la crescita!

Riporto l'articolo per fare pubblicità per gli antiossidanti presenti nelle piante. Sono le verdure la base della salute, contengono non i nutrienti ma i fattori che integrano le funzioni dei sistemi.

Dopo appena due settimane di regolare assunzione di questo succo, noterete un notevole incremento del vostro sistema immunitario.

 

BEVANDA MIRACOLOSA… DISTRUGGE LE CELLULE CANCEROGENE

 

fonte: La Forza Della Natura's Blog

AGOPUNTURA

L'agopuntura entra nella mia attività medica non da terapia applicata bensì come una delle tanti basi scientifiche. Essendo consapevole del sistema dei meridiani, del percorso energetico nel corpo umano, dei tempi di massima e di minima dei vari sistemi ecc, sono in grado di poter meglio integrare i miei consigli nutrizionali e riguardo ai necessari cambiamenti dello stile di vita. Le leggi, che si trovano alla base del "teorema dei cinque elementi" e dell'agopuntura offrono a chi si addentra nel funzionamento psico - fisico dell'organismo un enorme potenziale di spiegazioni dei fenomeni, che la medicina occidentale in genere non valuta.

L’agopuntura è una disciplina medica sempre più richiesta in Italia. Secondo il ministero della Sanità ci sono 11000 medici italiani che praticano agopuntura e 10 milioni di pazienti.

La crono - agopuntura è una branca dell’agopuntura legata ai bioritmi e al tempo.

L’antica crono - agopuntura tradizionale cinese (Zi Wu Liu Zhu, Ling Gui Ba Fa, Fei Teng Ba Fa), negli ultimi anni, ha interessato studiosi stranieri e cinesi.

Questa antica tecnica è conosciuta dal mondo occidentale come “bioritmi cinesi” e “crono - medicina cinese”.

Negli ultimi anni, infatti, all’interno della medicina occidentale, al confine tra la medicina e la biologia, sono nate nuove branche: cronobiologia, cronomedicina, cronofisiologia, cronopatologia, cronofarmacologia, cronoendocrinologia, crononutrizione, cronoterapia. Queste nuove branche sono fortemente collegate con la medicina tradizionale cinese.

La crono-agopuntura è una tecnica molto efficace specialmente per il trattamento del dolore, per l’obesità, per le paralisi post ictus, ecc.

Questa tecnica è purtroppo ancora poco diffusa a causa di difficoltà nel suo utilizzo, soprattutto per i medici occidentali, che incontrano spesso uno scoglio di fronte all’antica filosofia cinese, come ad esempio Ba Gua, He Tu, Luo Shu, che costituiscono il fondamento della MTC.

La seconda grande difficoltà nell’applicazione di questa tecnica consiste nella necessità di seguire il calendario lunare cinese e quindi tramutare le date e gli orari secondo il calendario solare occidentale.

Il calendario lunare cinese è stato utilizzato ufficialmente dal 957 a.C. fino al 1949, ma ancora oggi i contadini in Cina lo seguono. E’ formato da 10 simboli del Cielo (TIAN GAN) e 12 simboli della Terra (DI ZI).

In questo libro ho spiegato le tecniche della trasformazione del calendario solare occidentale a quello lunare cinese, per guidare il lettore e offrire una guida per la pratica. Con questo libro, possiamo trovare questa corrispondenza e quindi gli agopunti. Per facilitare l’apprendimento e l’individuazione degli agopunti ho riportato la trasformazione del calendario occidentale fino al 2030, ma il lettore può, attraverso la lettura del testo, apprendere le tecniche per trasformare qualunque data anche successiva.

Nel libro sono spiegate, inoltre, le teorie filosofiche dello Yin & Yang, dei 5 elementi, dei meridiani e Zang Fu, Qi e Xue Ye, per fornire al lettore una base teorica introduttiva sulla quale basare lo studio della crono - agopuntura.

L’idea di questo libro nasce dalla mia esperienza trentennale nell’applicazione di questa tecnica. Ho potuto constatare che l’agopuntura classica per alcuni pazienti e alcune patologie, collegate con l’orario, (ad esempio dolori o disturbi avvertiti sempre nel solito momento della giornata) non sempre da risultati soddisfacenti, pertanto ho fatto ricorso alla crono - agopuntura, ottenendo risultati ottimali.

Partecipando a convegni e seminari, visto l’interesse che la materia suscita da parte della comunità dei medici in Italia, ho sentito l’esigenza di dare origine a questo libro che permettesse al pubblico di avvicinarsi alla crono - agopuntura e che fosse una semplice guida per la sua applicazione.

 INFORMAZIONE MEDICA
(BREVI NOTE SULL'AGOPUNTURA)

L'agopuntura è stata accettata e convalidata dall'Organizzazione Mondiale della Sanità (1977) quale pratica medica efficace per molte malattie. Successivamente (1996), è stata convalidata anche dalla Food and Drug Admanistration (FDA) e l'anno dopo, infine, dal National Institute of Health (NIH). Entrambi questi due ultimi Enti statunitensi hanno anche decretato la definitiva separazione dell'agopuntura (e della connessa pratica della moxibustione) dalle cosiddette medicine alternative, restituendole la piena autonomia spettandole come disciplina medica, alla stessa stregua della Medicina occidentale.
Pertanto, sia l'agopuntura che la moxibustione sono trattamenti che possono essere utilizzati soltanto da soggetti autorizzati all'esercizio della professione medica, ed ovviamente specializzati nella branca specialistica in argomento.

L'agopuntura è particolarmente indicata per la terapia del dolore di qualsiasi origine, per l'obesità, per il trattamento delle cefalee e dell'emicrania, per il tabagismo e la droga, per i distrurbi sessuali sia maschili che femminili, per le osteopatie, discopatie e malattie artritiche ed artrosiche, per le dermatiti (allergie, psoriasi, vitiligine..), per le nevrosi e le fobie, e per molte altre malattie ancora.

L'agopuntura è una disciplina medica che è parte integrante della Medicina Tradizionale Cinese (MTC), la quale comprende: l'agopuntura, la moxibustione, la farmacologia fitoterapica, il massaggio cinese, la mobilizzazione osteo-muscolare (Qi Gong e Tai Ji Quan) ed infine la dietetica.

Le basi teoriche della MTC affondano le proprie radici nella millenaria cultura filosofico-scientifica cinese. Esse sono il frutto di una evoluzione progressiva e stratificata delle teorie scientifiche cinesi sviluppatesi nel corso dei millenni, teorie che sono state sempre considerate bagaglio culturale e mai superato di pensiero e che, quindi, non hanno mai conosciuto le drammatiche fratture che hanno caratterizzato lo sviluppo del pensiero occidentale in cui ogni conquista successiva implicava -e tuttora implica- il superamento di quelle precedenti.

Le prime notizie di una rozza pratica agopunturale, costituita da incisioni di determinati punti della pelle con “aghi” di selce lesioni che venivano poi infarcite forse da un mix di erbe officinali, risalgono a circa 2700 anni fa, mentre il primo vero e proprio testo organico risale ad un'epoca vicina all'anno 0 dell'età cristiana (2100-2000 anni fa). Si tratta del “Classico di Medicina Interna dell'Imperatore Giallo Huang Di Nei Jing” che ha l'indubbio pregio di riportare la prima descrizione dei più importanti meridiani (validi ancor oggi), di descrivere i diversi tipi di aghi (finalmente tutti in metallo,)e le varie tecniche di infissione, nonché la localizzazione sul corpo umano dei primi 160 agopunti.

Oggi, gli apopunti localizzati sui 12 meridiani cosiddetti principali sono 361, più altre 8 meridiani curioso ed anche in punti extra meridiani.

                                    >   percorso dei meridiani <

I meridiani sono canali energici, non rintracciabili anatomicamente, la cui teoria proviene direttamente dalla teoria della MTC. E' il caso di precisare in questa sede che la teoria fondamentale della MTC si è sviluppata su basi filosofico-scientifiche completamente diverse dalle basi di sviluppo della Medicina occidentale. Le due Medicine, pertanto, non sono comparabili anche se hanno, lo scopo comune di guarire le malattie e salvaguardare la salute dell'Uomo.
 

Dr. FU BAO TIAN

Raffreddore – farmaci da evitare se si vuole guarire

La rinite nella sua variante infeziosa è l’infiammazione della mucosa del naso da raffreddore o che accompagna le comuni malattie delle vie aeree superiori da deterioramento climatico.

Consiste nel rigonfiamento delle mucose e dell’aumento delle secrezioni provocando sternuti, rinorrea e difficoltà alla respirazione nasale.

Il riflesso immediato del malato in questione è di ricorrere agli spray decongestionanti.

Questi utilizzati con parsimonia e solo poche volte possono migliorare la sintomatologia.

Purtroppo accade però in genere, che i sintomi non si attenuano in modo soddisfacente e il paziente tende a protrarre l’uso degli spray. Succede in questi casi, che s’innesca un ciclo vizioso che consiste dopo un breve periodo di sollievo in un peggioramento soprattutto dell’occlusione nasale, che porta il paziente a ripetere l’utilizzo, aggravando la reazione delle mucose. E purtroppo con il passare del tempo, non sono solo le mucose del naso vanno in ipertrofia persistente con ipersecrezione continua oppure secchezza e sensazione di attrito, ma gli effetti negativi si espandono a tutte le mucose vicine, quelle delle vie aeree, degli orecchi, delle cavità sinusoidali, persino dello stomaco.

Conseguenza riscontrata di frequente nell’evoluzione del raffreddore semplice è l’aggravamento con forte mal di testa, faringite, bronchite ecc, che appunto non è dovuto alla virulenza presunta di un virus fantomatico, ma all’applicazione degli spray !

A lungo termine, nei casi di uso prolungato degli spray decongestionanti si crea una patologia di dipendenza con la distruzione delle mucose.

La domanda, che sorge, perché una sostanza che “decongestiona “ e quindi allieva i sintomi fastidiosi quali l’otturazione e l’ipersecrezione del naso, possa scatenare delle reazioni talmente sfavorevoli e a lungo termine, anche gravi.

La risposta sta nel meccanismo d’azione della sostanza farmacologica, che è contenuta in tutti gli spray in questione: la xilometazolina o anche nafazolina. Sono sostanze ad effetto di vasocostrizione e provocano quindi un ischemia del tessuto ivi applicate, da paragonare con l’occlusione di un vaso nel cervello che provoca un ictus o di un’arteria coronarica con seguito di infarto cardiaco. Certamente trattasi di reazioni meno drastiche ma comunque dannose per il territorio mucosale in questione.

Al mio parere l’indicazione all’uso di questi vasocostrittori è da porre in termini strettissimi e l’uso indiscriminato dal popolo dei raffreddati è da proibire da chi è responsabile per il controllo dei farmaci.

Le alternative sono tante in caso di congestione delle mucose: terapie omeopatiche, inalazioni , sale, probiotici locali e anche antinfiammatori sistemici. Saranno tutti meno potenti nel primo giorno di patimento da raffreddore, ma favoriscono la guarigione invece di ostacolarla e di gonfiare la sintomatologia fino ad arrivare a una vera malattia delle vie aeree.

Qui riporto un bel riassunto dei rimedi efficaci e innocui da applicare alle mucose nasali congestionate: Combattere il naso chiuso con i rimedi naturali

L’altra categoria da evitare in caso di rinite da raffreddore e anche nella maggior parte delle sindromi da allargamento della rinite quali: la bronchite, la sinusite, il catarro del timpano ecc sono gli antibiotici. L’uso di queste sostanza è assurdo, trattandosi di malattie virali, che tipicamente a antibiotici non rispondono.