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Terapie alternative: omeopatia - fitoterapia - medicina ortomolecolare - medicina microbiologica

 

Un alimentazione pur equilibrata non necessariamente soddisfa alle esigenze di chi chiede prestazioni al proprio corpo oltre la norma fisiologica e di continuosembra opportuno valutare l'indicazione per l'integrazione dell'alimentazione con vitamine, minerali, oligoelementi , alcalini - e tutto con la giusta misura e qualità!

Spesso anche la nostra biosfera richiede integrazione - il supporto microbilogico.

L'omeopatia e isopatia poi sono terapie, quando integrazione e detossicazione non sono più sufficienti.

Aloe vera e cancro della prostata

Il carcinoma prostatico è una malattia in costante aumento; nel 1993 negli Stati Uniti ne sono stati diagnosticati 165 mila nuovi casi, con una mortalità di oltre 30mila, ponendolo al secondo posto tra le cause di morte per cancro nel maschio. L’incidenza nei paesi occidentali è di oltre 55 nuovi casi per 100 mila abitanti; il numero di casi attesi per anno in Italia varia tra 12 e 15 mila. Il tumore della prostata è infatti fra le neoplasie più comunemente diagnosticate, costituendo il 20% circa di tutti i tumori di nuova diagnosi. E’ raramente riscontrato prima dei 40 anni, essendovi un incremento dell’incidenza e della prevalenza con l’aumentare dell’età.

Terapia classica del cancro della prostata

Senza voler entrare nei particolari della visione ufficiale di diagnostica e terapia del cancro della prostata voglio qui pubblicare 3 approcci alternativi con l'utilizzo di Aloe vera.

I primi due approcci sono  lavori con documentazione scientifica.

- Fitoterapia del cancro della prostata

recenti sviluppi della ricerca anti-cancro sull’Aloe Arborescens

Il secondo articolo ha un atteggiamento empirico  - divulgativo.

L'ALOE' E "L'ELISIR DI LUNGA VITA"

 

Il limone - frutto con capacità antinfiammatori e antitumorali

 Nei limoni ci sono molecole con notevoli proprietà antiossidanti, capaci di contrastare l’azione dei radicali liberi, che possono alterare la struttura delle membrane cellulari e del materiale genetico (DNA) e quindi aprire la strada ai processi di formazione della neoplasia. Sono i flavonoidi, presenti ad alte concentrazioni, e i limonoidi (che si ritrovano soprattutto nella buccia e che contribuiscono a fornire il tipico sapore agro). In più, hanno il potere di limitare le infiammazioni croniche, che a loro volta sono alla base, spesso, della trasformazione neoplastica dei tessuti. I limonoidi, dal canto loro, mostrano una diretta capacità di frenare alcuni tipi di cellule cancerose, come quelle del neuroblastoma: l’hanno verificato, per ora solo in provetta, i ricercatori della Texas Agriculture Experiment Station di Chillicothe (Stati Uniti).  L’ideale è una spremuta di un limone il giorno.

Gli avevano dato un mese. Dopo 7 anni, è vivo grazie al LIMONE. Perché ci nascondono i suoi benefici?

 

La graviola, pianta della salute- ancora tutta da scoprire

La graviola è un albero originario della maggior parte delle aree tropicali del Sud e Nord America, Amazzonia compresa. Produce un frutto grande e di colore giallo verde che può pesare fino a 5 kg, con un diametro di 15-23 cm contenente all'interno una morbida polpa bianca. I frutti crescono su un piccolo e dritto albero sempreverde, alto 5-6 m con grandi foglie lucenti di colore verde scuro.

La Graviola è apprezzata in Brasile per il suo piacevole aroma ed il suo sapore unico. Alcuni studi hanno evidenziato la possibilità che gli alcaloidi presenti nella Graviola abbiano forti effetti antidepressivi e, per questo motivo risultano in corso ricerche approfondite.

Per la sua composizione è sperimentato per le presunte proprietà anti-cancerose. La frutta, venduta in molti mercati dei tropici, viene chiamata guanábana nei paesi di lingua Spagnola e Graviola in Brasile.

Tutte le parti della Graviola sono usate in fitoterapia, specie le foglie, la corteccia e le radici a cui sono attribuite diverse proprietà.

Sono stati riscontrati nella Graviola molti composti bioattivi e fitochimici che gli scienziati studiano sin dal 1940 e i molti usi nella medicina naturale sono stati convalidati dalla ricerca scientifica. Tre gruppi di ricerca separati hanno isolato i composti di acetogenina nella graviola e hanno dimostrato proprietà antitumorali ed anticancerose  significative (toxicity selettivo contro i vari tipi di cellule di cancro senza nuocere alle cellule sane)
Sono stati pubblicati otto studi clinici sulle loro scoperte. Molte delle acetogenine hanno dimostrato tossicità  selettiva in confronto delle cellule tumorali a dosaggi molto bassi. Quattro di questi studi sono stati pubblicati nel 1998 e dimostrano la forte capacità antitumorale ed antivirale degli estratti di Graviola.

L'Università di Purdue, in Lafayette Occidentale, Indiana, ha condotto un’importante ricerca sull'acetogenine (grazie ad una sovvenzione dell'Istituto Nazionale sul Cancro e l'Istituto Nazionale di Salute americano - NIH) ed il suo personale ha analizzato almeno nove brevetti (americani ed internazionali).

La Graviola ha dimostrato di possedere proprietà antibatteriche e antimicotiche.

Esperimenti condotti alla fine degli anni ’70 dal National Cancer Institute (USA), mostrarono un’attiva citotossica contro cellule tumorali presente nelle foglie e nello stelo della graviola, per cui i ricercatori hanno allora proseguito gli studi fino a scoprire nella pianta composti chiamati annnonacee acetogenine i quali sembrano possedere la capacità di inibire la crescita delle cellule di alcuni tipi di tumore (colon, seno e polmoni). Uno studio alla Catholic University of South Corea pare abbia dimostrato che un’acetogenina della graviola sia 10.000 volte superiore a un farmaco chemioterapico come l’adriamicina. La ricerca sugli effetti della graviola sul cancro sta proseguendo e quattro nuovi studi sono stati pubblicati nel 1998 i quali sembrano confermare le acquisizioni degli studi precedenti.

In tutta onestà pare alquanto prematuro affidarsi alla sola graviola nella cura contro il cancro, ma la nostra speranza resta quella di un ulteriore approfondimento medico-scientifico di questo fitoterapico assai promettente, al fine di un suo possibile utilizzo razionale nella terapia antitumorale.

Integratori - farmaci della medicina ortomolecolare

Ultimamente sento spesso parlare male degli integratori. Una dieta ricca di elementi, di origine biologica basterebbe a soddisfare il bisogno di vita dell’organismo.

Ben detto!

 

È anche vero per l’organismo,

-  sano del tutto

- che sia sano non solo in apparenza cioè soggettivamente privo di sintomi, ma sano oggettivamente, cioè non in compensazione di fattori indebolenti interni, quali focolai nascosti, organi in difetto quali l’intestino, fegato sovraccarico ecc.

- che non sia intossicato da alimenti non congrui, droghe, fumo e quant’altro, veleni esterni dal mondo d’oggi, ecc

- che si trovi in perfetta sintonia psichica con se e il mondo esterno, senza stress, ansie ecc

Bene, l’uomo del paradiso non ne aveva bisogno di energia extra oltre alle sue risorse naturali.

Poi non è che si tratta solo di migliorare l’apporto vitaminico e minerale usando integratori del genere.

La medicina ortomolecolare, che appunto utilizza integratori con dosaggi in parte anche elevate, che superano molto il fabbisogno giornaliero base, sfrutta altre qualità delle vitamine e minerali che sono:

- l’azione antiossidante

- l’effetto farmacologico

Ergo: la scelta di prendere o meno un’ integratore vitaminico – minerale è da decidere in collaborazione con il medico esperto di medicina ortomolecolare, che possa dare consigli utili sia su un eventuale fabbisogno reale, sia sulla necessità o meno di ricorrere a una terapia specifica.

Quindi l’acquisto di prodotti nel libero mercato è sconsigliato, perché il paziente non ha gli elementi di scegliere in modo razionale. Altro aspetto è il grande spettro della qualità. Nel mercato libero purtroppo prodotti di qualità difficilmente si trovano, anzi sono spesso privi di effetto, magari con l’aggiunta di eccipienti dannosi.

D'altronde attenti ai messaggi scandalistici della stampa, che riporta spesso e volentieri l'opinione e l'interesse dell'industria farmaceutica, che a sua volta presiede gli enti di controllo dello stato (!), che di certo non promuove affatto l'idea della salute, dell'alimentazione salutare, delle terapie alternative e degli integratori.

Discutendo l’indicazione dell’uso di integratori  vogliamo di certo favorire le dite di rilievo, che si staccano nettamente dalla poltiglia di base dei prodotti di basso livello. Sono in prima linea la THORNE, La VITABASICS, La HYPO-A. Ci saranno ancora qualcun'altra.

Conclusione: L'integrazione mirata dopo un consulto di un medico qualificato - ortomolecolare - è senza dubbio un pilastro fra i sistemi, che sorreggono la salute.

 

Infusione Procaina – Bicarbonato

    L’ idrogenocarbonato di sodio – un alcalino fisiologico  del corpo umano

Il nostro organismo è in grado di eliminare acidi in eccesso o di neutralizzare i resti rimasti non  disponibili all’escrezione. Il PH dei tessuti si aggira attorno un valore di 7,4; le ghiandole come il pancreas e il fegato possiedono in PH addirittura del 8,2 -8,5. L'idrogenocarbonato di sodio gioca un ruolo determinante in questa continua difesa contro le valenze acide tossiche perché limitano il funzionamento del metabolismo energetico.

Fin dai tempi passati si usa il natron (bicarbonato di sodio ) per contrastare l’accumulo di acidi nei tessuti. In effetti è la lotta contro l’acidosi latente una terapia efficace nelle malattie croniche fin a quelle maligne, tutte caratterizzate anche dalla difficoltà dell’organismo di garantire l’equilibrio del metabolismo acido-base.

D'altronde oggi sappiamo  della necessità di mantenere nell’intestino un ambiente leggermente acido, l’ecologia, che permette la crescita della flora protettiva costituita dai lattobacilli e dai bifido. Compromettere questo terreno permettendo l’innalzarsi del PH a valori alcalini tramite fenomeni putrefattivi  oppure purtroppo anche per via dell’ingestione di valenze alcaline in forma di carbonati (natron), significa produzione di ammoniaca – sostanza altamente tossica a livello epatico e corresponsabile di malattie cancerose, disturbi digestivi ed il soccombere della flora intestinale.

Il concetto dell’apporto di sali minerali basici è stato quindi rivisto rinunciando ai carbonati e scegliendo formule basate sui citrati, che sono leggermente acidi e permettono il mantenimento del PH utile per l’intestino, poi in seguito riassorbiti dalle mucose, si dissociano e sviluppano la loro potenza alcalina nei tessuti.

In casi di maggior necessità di combattere l’acidosi dei tessuti, nelle crisi infiammatorie di malattie croniche o episodi acuti di reuma, eczemi, asma, spasmi ecc. si presta la terapia dell’infusione di basi per via endovenosa. Sistema più efficace di terapia basica endovenosa  è la combinazione dell’idrogenocarbonato di sodio con la procaina.

La procaina isolata ormai 100 anni fa appartiene agli anestetici, per il cui scopo fu nel frattempo invece completamente abbandonato per la sua scarsa intensità e durata dell’effetto.

Il suo pregio consiste d’altro canto nei suoli effetti di agire quale:

-          Vasodilatatore e broncospasmolitico 

-          antiarrtmico e simpaticolitico

-          Antiinfiammatorio , antireumatico , antistaminico 

-          Antiossidativo

-          Citostatico

-          Regolatore del sistema nervoso vegetativo

A livello cellulare si discute, che la procaina possa avere una funzione di riparazione delle membrane cellulari e di ripristino delle pompe ioniche, facendo ripartire di conseguenza la comunicazione elettrica del sistema nervoso -  il potenziale di membrana.

La combinazione delle due sostanze offre l’opportunità alla procaina, di aprire le porte vascolari a tessuti prima scarsamente irrorati ed in preda a un metabolismo di fermentazione (tipico anche per il cancro) , e al bicarbonato di poter entrarci e di neutralizzare gli acidi stoccati.

Conseguenza è la normalizzazione del metabolismo che torna ad essere ossidativo, si riducono infiammazione, dolore, tensioni, crampi, durezze muscolari, disfunzione di organi, si abbassa la simpaticotonia ovvero si ottiene la simpaticolisi.

La terapia consiste in una serie di infusioni  con Procaina in dosi crescenti fino al massimo di 600 mg combinata con L'Idrogenocarbonato di sodio al 8,4 % in dosi variabili. Ogni seduta ha un durata di ca. 45 minuti.

Effetti rammentati dai pazienti trattati all’inizio della terapia sono stanchezza e debolezza di lieve entità , dovute alla mobilizzazione di tossine ed alla riapertura di territori in precedenza mal irrorati.

In letteratura spesso si sente discutere della presunta ma spiccata allergenicità della procaina, la cui origine  nel frattempo  si è potuto dimostrare di derivare dal metilparabene, stabilizzante del contenuto di flaconcini ad uso prolungato, e non della procaina stessa, che usando fiale a monouso, è assolutamente priva di effetti tossici o allergici, rispettando il dosaggio di riferimento.

La lista delle indicazione a procedere con questa terapia è lunga:

-          Dolori, tensioni, durezze muscolari, fibromialgia

-          Reumatismi, infiammazioni dei tessuti, eczemi, foruncoli  …

-          Disordini immunitari quali allergie, malattie autoimmunitari …

-          Mal digestione, malattie epatiche …

-          Squilibri neurologici quali fenomeni spastici,tetanie da iperventilazione ,

            acufeni, emicranie, epilessie …

-          Parte integrante della terapia biologica adiuvante delle malattie maligne

-          Aprire la strada della curabilità del paziente bloccato,che fa fatica reagire a

            stimoli riferiti all’autoguarigione come dall’omeopatia, terapia energetica ecc.

 A proposito: " Il reset del vegetativo " - sbloccare l sistema di controllo nervoso dai suoi cicli riverberanti, rendere possibile entrata nella terapia di malattie croniche automantenute, cambiare la percezione del sistema nervoso e della psiche in confronto della propria condizione, delle sue idee limitanti, eliminare la componente psichica dei disturbi cosiddetti psicosomatici : fibromialgia, depressioni, acufeni, emicranie ecc.

 

Bibliografia
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Heine H. Libro di testo di medicina biologica. III Ed. Stoccarda: Hippokrates; 2006
Mayr FX. La domanda fatale. Scritti di nuova vita. Monaco: Le tre querce; 1951
Pirlet K. Che cosa sono le scorie del metabolismo? EHK 1989; 38 (4): 223-225
Pischinger A. Il sistema della regolazione basale. Nona Ed. Stoccarda: Haug 1998
Sander F. L’equilibrio acido – base dell’organismo umano. Terza Ed. Stoccarda: Hippokrates; 1999
Vormann J, Worlitschek M, Goedecke T, Silver B. La somministrazione di un composto minerale basico riduce la sintomatologia nei pazienti affetti da dolore lombare cronico. J Trace elem Med Bio 2001; 15 (2-3): 179-183
Warburg O, Posener K, Negelein E. Il metabolismo della cellula cancerosa. Biochim Z   1924; 152: 309-344
Witasek A, Traweger C, Gritsch P, Kogelnig R, Trotscher G: gli influssi dei sali minerali basici sull’organismo umano in condizioni alimentari standard. EHK 1996; 45 (8): 477-489

 

La Sindrome Influenzale in Bambini e Adulti

- l’influenza si manifesta quando noi siamo immunologicamente deboli e comunque per il nostro organismo non è negativo ammalarsi (se non si trova in una condizione immunitaria eccessivamente precaria), perché la battaglia contro i germi stimola e rafforza il nostro sistema immunitario proprio quando è debole (meglio ancora, ovviamente, sarebbe averlo sempre forte e quindi non bisognoso di ammalarsi);

- la vaccinazione antinfluenzale è inefficace e potenzialmente pericolosa per tutti, ma in particolare per i bambini piccoli e per gli anziani e cioè proprio per le due categorie che sono maggiormente considerate a rischio e quindi più pressate dal nostro Ministero affinché si vaccinino;

- la vera prevenzione non è quella di proteggerci contro 1-2-5-10 virus o batteri, perché le leggi immutabili della Biologia insegnano che i germi si modificano per adattarsi all’ambiente e quanto più l’ambiente è negativo per loro, tanto più essi sono stressati a modificarsi e a diventare aggressivi e rapidamente patogeni;

- la vera prevenzione è quella di aumentare le nostre difese aspecifiche contro tutti i germi (batteri, virus, funghi, micoplasmi) in modo da essere capaci a convivere con essi senza esserne disturbati, ma godendo invece del loro aiuto (la nostra vita personale e anche quella genericamente di tutti gli animali non sarebbe assolutamente possibile sul nostro pianeta se non ci fossero i germi);

- oggi abbiamo tutte le conoscenze e le possibilità per prevenire, diagnosticare e curare le debolezze immunitarie in modo non farmacologico (i farmaci sono sempre sintomatici, cioè nascondono solo i sintomi), ma per farlo dobbiamo apprendere, diffondere e praticare un modo più corretto di vita, un modus vivendi veramente a dimensione d’uomo;

- tra tutti i trattamenti capaci di potenziare in modo duraturo le difese aspecifiche contro le malattie, e quindi anche contro quelle infettive, il più potente è il trattamento omeopatico oppure anche quello microbiologico

È palese che ogni patologia, anche se apparentemente lieve, deve avere la supervisione di un medico, sia per formulare una giusta diagnosi che per approvare il trattamento più corretto; oggi ci si trova in una condizione sociale di relativa emergenza sanitaria, perché sembra che la Medicina, da sempre intesa come un insieme di Scienza, Arte e Missione, attualmente venga sempre più sostituita da una Medicina intesa e praticata solo per Guadagno, Potere e Difesa personale.

Oggi, cioè, si corre il rischio di incappare in alcuni medici che praticano quella che viene ormai diffusamente chiamata Medicina Difensiva, una Medicina impostata per proteggere se stessi e non i propri pazienti, perché si tende a non dire o fare quello che è utile per il paziente per non sottoporre se stessi a qualche sacrificio o piccolo rischio (oggi il medico rischia quando non segue le Linee-Guida ufficiali, che non sempre sono per il bene del singolo, ma talvolta rispondono a giochi commerciali dell’Industria Farmaceutica che, come sappiamo, spesso arriva a influenzare pesantemente le politiche sanitarie di un Paese).

In questo contesto sociale, pertanto, sembra che la soluzione sia solo quella di rendere le persone sempre più consapevoli di quello che è il comportamento o la via migliore per raggiungere e per mantenere la salute.

La Consapevolezza però scaturisce dalla Conoscenza, alla quale chiunque è invitato ad arrivare raccogliendo tutte le informazioni disponibili prima di prendere decisioni serie per se e la sua prole, valutando bene il succo delle informazioni, se sono utili o tendenziose o pura pubblicità. 

Per approfondire l'argomento è consigliato il libro del collega Roberto Gava: La Sindrome Influenzale in Bambini e Adulti

Esiste un modo per cercare di vivere serenamente?

Esiste un modo per cercare di vivere serenamente? (Una lettera del Dr. Samuel Hahnemann ad un suo paziente)

"Non è tutto ciò più razionale e saggio? Lasci che gli uomini irrequieti, autodistruttivi, agiscano in modo tanto irragionevole quanto dannoso verso se stessi così come gli va; lasci che si comportino da folli. Ma lei sia saggio! Non faccia che abbia inutilmente predicato su ciò che è saggio nella vita. Le mie intenzioni sono buone."

http://www.informasalus.it/it/articoli/modo-vivere-serenamente-samuel-hahnemann.php

Il raffreddore? Colpa del latte, non dei virus!

 

Raffreddore, colpa del latte? Sembra un'ipotesi azzardata. Corrisponde comunque anche alla mia esperienza medica, che togliendo il latte e riducendo l'apporto di glutine alle persone sensibili e magari affetti di malattie atopiche ( allergie, asma, neurodermite ecc.), esse hanno un netto vantaggio, si riducono  i sintomi di base e l'infiammatorietà generale. Nei periodi invernali le tipiche malattie stagionali percorrono in modo attenuato, l'immunità cresce.

Il seguente studio spiega perché dal punto di vista biochimico:

Il raffreddore? Colpa del latte, non dei virus!

la somatotopia della faccia

 La somatotopia della faccia

La somatotopia - rappresentazione degli organi sulla superficie del corpo - è un fenomeno comune a quasi tutto il corpo umano. Oltre alla faccia anche l'orecchio, le mani e piedi, l'addome, le gambe sono sedi di somatotopia. Ci si servono le varie tecniche di riflessologia e agopuntura- pressura.

Aiuta a riconoscere segni costituzionali e patologiche quasi a prima vista. Fa parte della semeiotica medica, una materia ad oggi quasi dimenticata ma molto valida. La somatotopia facciale arricchisce la fisionomia, definita come descrizione dei caratteri fisio-psichici nella faccia. 

Segni di sofferenza di un organo (ad esempio le borse sotto'occhio, gli zigomi bluastri ) nello stadio, in cui si evidenziano sulla cute, non necessariamente trovano già riscontro nelle analisi ematiche. 

 

Virus da raffreddore apre nuove strade a terapie contro il cancro

Riporto quest'articolo per far capire il significato di elementi ecologici, di interferenze ambientali, di stimoli utili percepiti dalla natura per mantenere la omeostasi del nostro corpo. 

In questo caso si tratta del contatto proprio con il virus del raffreddore, che ci reca in genere nient'altro che fastidio, che invece sembra di rivestire un importanza enorme  a livello della difesa immunitaria contro il cancro.

Leggete l'articolo della rivista "Cell" :

Gli scienziati potrebbero aver trovato un alleato inaspettato nella lotta contro il cancro: il comune raffreddore. Questa scoperta, a quanto si legge sul notiziario europeo Cordis, e’ stata fatta da un team di scienziati del Salk Institute for Biological Studies in California, che ritengono che se sara’ possibile simulare le proprieta’ di un tipo specifico di virus del raffreddore, vale a dire l’adenovirus, allora potranno essere sviluppate nuove terapie oncologiche. I risultati sono stati pubblicati nella rivista”Cell”. Gli adenovirus sono un gruppo di virus che di solito attaccano i tessuti che rivestono le vie respiratorie, gli occhi, l’intestino e il tratto urinario. Essi sono anche la causa piu’ comune di diarrea. Quello che distingue questovirus e’ la sua capacita’ di impossessarsi del meccanismo molecolare di una cellula, compresi i grandi sistemi cellulari coinvolti nella crescita, la replica e la soppressione del cancro. Gli scienziati del Salk sono riusciti a identificare la loro costruzione, constatando che i virus si legano insieme in polimeri, un composto chimico, per formare una rete tridimensionale all’interno delle cellule.

 Questi poi potrebbero potenzialmente intercettare e sopraffare le cellule coinvolte nella crescita e nella soppressione delcancro. Il team si e’ concentrato sulla E4-ORF3, una proteina cancerogena codificata dall’adenovirus. Questa proteinae’ nota per impedire alla proteinasoppressore del tumore p53 di legarsi ai suoi geni bersaglio. La proteina p53 viene chiamata “guardiano del genoma”, perche’ sopprime normalmente i tumori provocando l’autodistruzione delle cellule con danni al Dna. Le persone condiagnosi di cancro spesso hanno laproteina soppressore del tumore p53 inattivata, il che permette alle cellule tumorali di sfuggire ai normali controlli della crescita. I ricercatori ritengono che le loro scoperte potrebbero aiutare gli scienziati a sviluppare piccole molecole in grado di distruggere i tumori legando e distruggendo le componenti cellulari che permettono alle cellule tumorali di crescere e diffondersi. I ricercatori ritengono che aumentare la nostra comprensione di come i virus superano le cellule sane potra’ anche aiutare la scienza a progettare virus che arrestino i tumori. I virus modificati in questo modo potrebbero distruggere solo le cellule tumorali, perche’ potrebbero replicarsi solo nelle cellule in cui il soppressore del tumore p53 è stato inattivato. Una cellula tumorale che viene distrutta rilascerebbe poi ulteriori copie dei virus ingegnerizzati, che a loro volta cercherebbero di uccidere le cellule tumorali residue che si sono diffuse in tutto il corpo.