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Atopia - meccanismo di sofferenza e malattia

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“La atopia è una sindrome caratterizzata da una tendenza ad essere "iperallergici"
. Una persona affetta da atopia si presenta tipicamente con una o più delle seguenti operazioni: eczema (dermatite atopica), rinite allergica (febbre da fieno), congiuntivite allergica o asma allergico . I pazienti con atopia hanno anche una tendenza a sviluppare allergie alimentari.

Reazioni atopiche sono causate da reazioni di ipersensibilità localizzata ad un allergene. L' atopia sembra mostrare una forte componente ereditaria . Uno studio conclude affermando che il rischio di sviluppare la dermatite atopica (3%) oppure atopia in generale (7%) "aumenta di un fattore due se già qualche membro di primo grado della famiglia soffre di atopia

Si ritiene che anche i fattori ambientali giochino un ruolo nello sviluppo dell'atopia, e l'"ipotesi dell'igiene" è uno dei paradigmi ad oggi disponibili che possono spiegare il forte aumento d’incidenza delle malattie atopiche. Questa ipotesi propone che l'eccesso di "pulizia" nell'ambiente di un infante o di un bambino possa portare a una diminuzione del numero degli stimoli infettivi che sono necessari per il corretto sviluppo del sistema immunitario. La riduzione dell'esposizione a stimoli infettivi può determinare uno squilibrio tra elementi di risposta infettiva ed elementi di risposta allergica all'interno del sistema immunitario.

Alcuni studi suggeriscono anche che la dieta materna durante la gravidanza possa essere un fattore causale nelle malattie atopiche (inclusa l'asma) della prole, suggerendo che antiossidanti, alcuni lipidi, ed una dieta mediterranea possano aiutare a prevenire le malattie atopiche.”

Fonte : http://it.wikipedia.org/wiki/Atopia

Fin qui una definizione dell’atopia, come si trova nei trattati della medicina ufficiale. Responsabile sarebbe la genetica, mediatore il sistema immunitario iperergico, e l’effetto dermatite, asma, allergie e congiuntivite.

Al mio parere e in base  alle ricerche e le esperienze della medicina integrativa nei suoi campi: immunologia, disordini digestivi, tossicologia, microbiologia, odontoiatria biologica ecc, il fenomeno dell’atopia riveste uno spettro molto più ampio, poggia su dei meccanismi molto più complessi e da delle manifestazioni più ampie rispetto al punto di vista della medicina ufficiale.

Partendo dall’osservazione, che le malattie atopiche si sono moltiplicate negli ultimi decenni, riduce al mio parere notevolmente l’importanza dell’ereditarietà. La genetica, base dell’ereditarietà non cambia nel raggio di poco tempo, ma ci vogliono centinaia di generazioni per variare e adattare il codice genetico a cambiamenti ambientali.

Piuttosto deve trattarsi proprio dell’impatto ambientale, che ha portato e porta finora all’indebolimento con la conseguenza dell’ipersensibilizzazione del sistema immunitario.

C’è da chiedersi poi con quali meccanismi avvenga quest’aumento di risposta delle cellule competenti, perché si sensibilizzano in tal modo.

Bisogna tenere conto, che il sistema immunitario rimane in genere e nella persona sana a contatto non diretto con l’esterno, benché schermato dalle mucose e della cute con i vari strati di queste barriere e il processamento, che subisce qualsiasi sostanza che voglia penetrare all’interno. L’integrità delle barriere è quindi la garanzia per il funzionamento indisturbato dell’organismo, e l’immunità svolge di regola solo la parte di un ulteriore controllo delle particelle, che hanno potuto  attraversare il muro. 

In effetti, quello che si osserva è l’aumentata permeabilità delle pareti, innanzitutto intestinale, poi delle vie aeree e alla fine della cute. Il “Leaky gut sindrome” ovvia la sindrome dell’iperpermeabilità  intestinale è la migliore dimostrazione di questo rapporto, che si riesce evidenziare con la ricerca di mannitolo nel sangue dopo l’ingestione enterale. Più sale il tasso ematico dello zucchero, più permeabile sarà la parete intestinale.

La maggior parte dei soggetti affetti da disordini digestivi, dal colon irritabile o dalla colite spastica o dalla dispepsia, possiedono questa iperpermeabilità intestinale. Le diagnosi citate sono le più frequenti fra tutte le malattie e affliggono oltre il 50 % della popolazione.

Le cause non sono genetiche in primo piano bensì:

- alimentazione e cultura alimentare scorretti

- tossine negli alimenti, prodotti nell’intestino da alterato funzionamento, fumo, metalli ambientali o dalle otturazioni dentali, fumo, altre tossine ambientali, ecc

- sostanze ad azione farmacologica che deteriorano l’ecologia in loco: antibiotici, disinfettanti, vaccini, cortisone, antiinfiammatori ecc.

- fattori psichici, ormonali, metabolici

- tanti altri fattori della vita di oggi nel mondo di oggi, che sempre più contraddicono a una tenuta di vita sana e in base alle leggi della natura

Le conseguenze a livello immunitario dell’impatto violento con sostanze e particelle non più filtrate sufficientemente dalle barriere sono sostanzialmente di tre ordini:

  1. Riduzione della forza di difesa con conseguenti malattie di origine microbica (virale, batterica, da funghi e vermi)
  2. Allergie come risposta esagerata e non sufficientemente mirata dell’immunità alle esigenze di difesa, già indebolita (1.)
  3. Le malattie autoimmunitarie, fenomeno di aggravamento del disordine, con aggressione dell’immunità contro il proprio corpo

Le malattie che trovano il loro meccanismo eziopatogenetico in questa triade di distruzione delle difese seguita da ipersensibilizzazione e autoimmunità sono tantissime:

- infezioni ed infestazioni

- infiammazioni a tutti i livelli: intestino, cute, polmone, cerebro

- malattie croniche con partecipazione di fenomeni autoimmunitari quali: reumatismi, malattie cardio-vascolari, cancro, malattie neurologiche quali demenze, Parkinson, epilessie , ecc

Ergo: dal punto di vista di una medicina, che cerca di trovare rimedi utili a largo spettro, che offre la comprensione dei principi e delle regole, che stanno alla base della vita in relazione con il mondo esterno, che accetta la complessità degli eventi piuttosto di volere concentrare l’attenzione su fenomeni parziali e singolari – la nevrosi della medicina moderna – l’atopia riveste un’importanza di primissimo piano nell’ approccio a un cosmo di malattia e sofferenza, disordini, che nella medicina moderna spesso non sono capiti, rimangono nebulosi, non se ne traggono conseguenze mirate e chiare, e si sogliono abbattere i sintomi con farmaci a forte impatto, generando altri sintomi e cronicità.